Quanti accadimenti veloci si susseguono
e seguo con lo sguardo gli eventi ,con cui mi sporco piacevolmente le mani,
scorrere come kilometri dell auostrada
come pneumatici,a volte sgonfi,che mangiano la strada
che seguono le curve e fremono per andare oltre ed ancora
per portarci a quella che è la sensazione di casa
fuori e dentro l'abitacolo.
È il dolore fisico a destarmi dal sonno
son poi i pensieri a nn lasciarmi tornare nell'oblio onirico
dove nn c'è demarcazione fra potere e volere
e dove il potenziale supera gli ostacoli delle autolimitazioni e della poca fiducia in me
è il momento di lasciarli a terra questi pensieri
di legare i palloncini al tetto della casa e lasciar cadere le zavorre che mi impediscono di volare
verso una mia nuova dimensione di realizzazione..mi dico
mi viene in mente l'immagine di up,che nemmeno ho visto a dire il vero.
E rifletto
lavoro,affetti,affitti,partenze,ritorni,distacchi,mancanze,perdite
mai me lo sarei aspettato
neanche se fossi stata in grado di dipingere o scrivere
che qualcosa potesse calzare così il mio sentire,anche a me oscuro,
e capita che tutto ciò mi spaventi
ora mi giro ed affondo piacevolmente il naso in ciò che di concreto c'è
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