domenica, agosto 03, 2008

sono alla ricerca di una canzone rappresetativa del mio attuale stato d'animo.
qualcosa di malinconico, nostalgico, rabbioso..che racchiuda, di nuovo, un grande senso di delusione o disullusione.
questo egoismo.io proprio nn riesco a farmelo andar bene.
come fosse diventata una forma di mania.fiuto l'egoismo nelle azioni.nelle manipolazioni.nelle imposizioni.nella finta democrazia.nell'assenza.nella presenza.nelle domande che nn vogliono una risposta.
e pensavo a "piccola storia ignobile" ma non va bene.
forse mi da cosi fastidio perche è il riflesso di me stessa.
piccolie grandi egoismi, che si incontrano, si scontrano.si abbracciano e si respingono.
che fatica.alzare la testa e continuare a sorridere, quando i proprio occhi certi filtri nn riescono piu ad utilizzarli.quando la voglia di sorridere scema.quando la forza scarseggia.
quando la pacca sulla spalla o te la dai da sola..o te la dai da sola.
e pesa.
certo il respiro nn diventa affannato.
gia questa sarebbe una reazione.
è l'inerte.è l'indifferente.è il nulla.il niente.
l'imperturbabilita.
meglio nn voltarsi indietro.meglio nn farlo ora.meglio nn farlo con questi occhi.
è fame di distruzione.è severita.è una rigidita che porta ancora all'inerzia.
niente cambia.niente puo cambiare.mai.
eppur cambiando rimane uguale.
.."da tempo e mare non si impara niente".
domani ci saranno altri occhi.magari dopodomani va'.
tanti auguri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

e però forse riguarda ultimamente, cioè da pochi anni a questa parte, magari solo le cose dell'amore sfuggono un po a queste abitudini diventate leggi, e gli occhi senza filtri si bruciano,o si deformano per sempre, , zucchero cantava che c'era bisogno d'amore, io davvero credo ste cose, che la gente è sempre più disperata, che ci sono troppi baratri e fretta di caderci.
è che si va sempre più di corsa e da soli è più agile, hanno detto che conta la corsa e non la destinazione, ma se corri e inciampi e cadi ,davvero una mano la trovi alla fine del tuo braccio.
invece degli auguri?
che le stesse braccia molli lungo i fianchi della rassegnazione , siano l'ultima scena.
per adesso lascio le casse spente,e torno dopo.