mercoledì, maggio 07, 2008

la vita stanca di per se.
figuriamoci poi se nn assomiglia per un cazzo a quella che è la nostra indole.
sento puzza di autocommiserazione.
e questo stanca ancor di piu.
è un qualcosa che piano piano ti consuma.
e tu guardi le rughe aumentare, sul viso, sulle mani.
e ti chiedi dove è finito poi quel tempo che è passato.
cosa ne è rimasto oltre i segni sulla pelle.
cosa si è costruito, quanto si è distrutto di quel che si è costruito.


"tristezza che non viene da sola
e non viene da ora
ma si nutre e si copre dei giorni
passati in malaora
quando è sprecata la vita
una volta
è sprecata in ogni dove "
v.capossela - morna

4 commenti:

Anonimo ha detto...

leggevo altrove che una mano disposta ad aiutarti la trovi alla fine del tuo braccio
che poi sono anche le mani che usi per costruire e distruggere allo stesso tempo.
lo stesso tempo che nel frattempo passa e ti passa addosso,che non puoi scansarti
ma che puoi contare,cosi, giusto per assicurarti che non ti prenda nulla.
pero ,davvero credo che se la vita stanca è perchè te la vivi,o ci provi,che ci somiglia tanto.

quetar coi buongiorno

Anonimo ha detto...

gironzolavo nei dintorni ,e trovo fossati e guccini..

credo che questi due versi di fossati e guccini sarebbero adatti al mio ultimo post....

che non è l'ultimo ,ma uno di tanti che si ripetono poi.

"Inciampa piuttosto che tacere
E domanda piuttosto che aspettare".


"ma è meglio poi un giorno solo da ricordare
che ricadere in una nuova realtà sempre identica..."

banalita ha detto...

colpita ed affondata.
decisamente a tema.troppo.

Anonimo ha detto...

sono io quello colpito, da come i desideri delle persone, o il dentro di una canzone si trovino nello stesso spazio e nello stesso momento, per ,credo, la magia di un'alchimia di pensieri e parole che spaziano nel cosidetto etere,,

ps. una boa?