lunedì, marzo 26, 2007

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C'è una pioggia che non bagna, è cosi sottile, cosi leggera...è piu uno stato d'animo, è un anello di congiunzione fra il mondo esteriore e quello interiore ; coglie all'improvviso, in una gionata di sole,e sembra di scorgere il rumore di una lumaca che trascina la fida roulotte.
E vorrei una gruccia, una di quelle cosi ben rappresentate da Dalì.
La parole, come la prole, faticano a venire fuori, forse perche fa male anche solo pensarle a volte, o è la loro assenza a squarciare affondo le membra stanche ; provo a dare una corrispondeza fisica a questa inconsitenza, ma sono segni che faticano a rimarginarsi.
Ho voglia di distruggere, tutto, me stessa sopra ogni cosa.
Volo in picchiata.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ferite e poche parole, o quantomeno quelle che escono non sono quelle adatte. e quanto distano i minuti appena passati? sono circa un milione di momenti che non tornano. vieni qui che ci buttiamo su di un plaid in un parco a caso e passiamo il giorno ridere di niente. l'estate arriva, te lo prometto.