impalpabile [inco]-e-[n]sistenza

E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo ormai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.

Mi cerco in te
in cio che inaspettatamente arriva,
avvisaglia di una tempesta,
mi osservo,
come estranea a me stessa,
lontana anni luce,
da cio che conosco e da cio che diverro
tessere parole, ricamare pensieri
e raccogliere cartoline cadute in terra...
ritrovare familiarita in luoghi che non mi appartengono
non sempre tutti i pezzi di me combaciano
e si muovo all'unisono,
ma non piu giudice severo ed implacabile di me stessa
mi lascio spazi e tempo
mi consento di essere.