lunedì, novembre 21, 2005

Rame


Gioco di parole
Parole in gioco

Quanta confusione al risveglio
Tra malinconia e silenzi
Quanto la tua voce tace
Ed un corpo è li affianco a te, a raccogliere le tue assenze
Qualcosa si è bloccato o spezzato…o perso…
E qui decisamente l’ufficio affetti smarriti funziona male
Vorrei avere la risposta che cerchi
Vorrei riuscire a trovare le parole giuste, perche ci sono sempre,
quelle che ti fanno aprire gli occhi e le porte
ma le parole espresse non sono mai state il mio forte
..come invidio le formiche, telepatiche..non ho abbastanza parole per i miei pensieri…
se solo riuscissi a trasmettere questo
anche se so che lo sai
fai cio che senti,questo è ultimamente il mio motto,
ma nel tuo caso il sentire è cosi confuso ed annebbiato
perso fra le valanghe di pensieri piu o meno razionali
ci hanno sempre insegnato che
il diverbio è fra Mente e Cuore…
..ecco…era una gran cazzata
Sono TRE i motori…
Mente
Cuore
Tubero
E quando comanda il tubero nn ci si capisce piu niente..
..è l’apoteosi..è l’irrazzionalita pura..
li si che vai fuori di testa
ipossia


P.s. come sottofondo musicale proporrei una elisa in una poesia anche per te.da bere invece per gli astemi ed i malaticci una tisana, per gli alcolisti anonimi un amaro (caldo).e colgo l’occasione per informare tutti che questo blog è solo per fumatori, perche se mentre leggi non fumi non puoi capi’!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

forse non è l'ora migliore per l'amaro caldo. ma di sicuro ti dedico la prima sigaretta della settimana.
lu-ne-dì?!

Anonimo ha detto...

..mi sento lontana chilometri e chilometri eppure sono qui dentro e cerco invano di sfuggire alle sue parole e ai suoi occhi, al suo desiderio di sentirmi vicina..mi guardo allo specchio e me lo leggo scritto in faccia..e allora cerco di scappare anche dall'immagine..è come se mi fossi rinchiusa nel mio mondo fatto di pensieri, fantasie, realtà distorte..e nel frattempo, l'altra parte di me che tenta di mantenere un contatto con il mondo, va avanti e lavora e lotta..di parole ne sono state dette...anche quelle giuste, fidati...è tutto sminuzzato e mescolato in quel frullatore che h24 è in funzione nella mia capoccetta..ma come si fa a capire cosa si sente...x poi poterlo fare?marzulliana ed inutile domanda che mi accompagna anche questa sera..richiudo la porta e torno nel mio mondo immaginario

Anonimo ha detto...

forse non si deve capire..forse a volte basterebbe nn ascoltare i proprio pensieri...chiudere gli occhi e lanciarsi nel vuoto..ma il rischio è alto..nn solo per cio che si perde..ma per il dolore inferto..purtroppo nn basta pensarle le cose per poterle sentire..nn basta ripetersi cosa è giusto fare...nonostante la circostanza..è bello leggerti.
s.