martedì, agosto 25, 2009

Sto facendo un seduta di autoanalisi
e c'è una granconfusione di fondo
quando tutto è fastidio
vuol dire che il fastidio esterno è proiezione, sintomo
mi va stretta ogni cosa
e niente va mai bene
e sto cercando di capire da cosa derivi questa insoddisfazione di fondo
se dal lavoro
o dalla vita sentimentale
e da come io cerchi di sopperire questa mancanza
illudendomi che prendendomi cura di me certe cose potrebbero nn venirmi a mancare
il mio ideale è : io sono autosufficente.
ma dal punto di vista emozionale mica è tanto vero.
pensando a quello che un tempo diceva qualcuno
"è come essere talmente abituati a sopravvivere da nn essere piu capaci di vivere"
sono arroccata

lunedì, agosto 24, 2009

Cara Silvia ti scrivo
così mi distraggo un po
dal quel moto oscuro interiore
quel vortice che sembra volermi inghiottire
masticandomi anche un po
è solo voglia di comunicare in realtà
bisogno di dire
di essere contenuta,di riconoscerne il bisogno
e fia questa di per se è una forma di autocomtenimento
mi parlo e mi ascolto
e li metto in movimento i pensieri
e cerco di capire perché in questo preciso momento ho la necessita di sentirmi contenuta
e penso alla mia famiglia
e penso al nn esserci stata che per me equivale all inutilita
e mi viene in mente la mia troppa disponibilita bei confronti dei miei affetti
questa sorta di sacrificio estremo di se stessi come forma di amore
visione al contempo romantica e poco rispettosa di se stessi
sono le rigidita che si sono nascoste meglio
Ho scritto un post nella mia mente
Che parla di un posto che nn c'è
di sabbia e pelle
di sguardi battute ed intese
di vita da prendere come viene anche se si fa beffe di te
(che il momento del riscatto arrivera)
'che certe emozioni sono li
dormienti
ad attendere il giusto accordo che le stimoli

ma forse mi sbaglio.anzi sicuramente.che certe cose nn solo nn si fanno ma nn andrebbero neanche pensate

È difficile togliere la ciccia che più nn ho dall immaginario di chi nn mi vive nel quotidiano

lunedì, agosto 10, 2009

In Vacanza - Pensieri A Ritroso

Stavo guardando una mia foto
ed è strano come il mio viso mi appaia trasfigurato
vedo te nei miei lineamenti
e mi chiedo quanto di cio che mi ha legato a te
sia stato il mio riflesso
quello che io avrei voluto avere da te e di te
che in realta io vorrei riuscire a dare a me stessa
cio di cui ho bisogno

e tutto è nato dal pensiero che le cose belle vanno diffuse

perche il bello è contagioso

e stavo ascoltando il cd di moltheni che mi hanno regalato
ed è bello
impegnativo, ma cosi naturale
mi avvolge
mi incanta
è da molto che nn provavo questo tipo di piacere ad ascoltare musica
o forse mi chiudo alle emozioni e la musica trova sempre vie rtaverse per smuovere parti di me che a volte nemmeno mi ricordo di avere

comincio a rilassarmi
ed a realizzare che sono in ferie
soprattutto da me stessa

venerdì, agosto 07, 2009



questo per ricordarmi
che l'amore
è gioia
è sole è vita
prima che dolore
è la paura
la paura che nn esiste
a scavare sotto i pieid
è la paura di essere felice
perche presto finira
...e se nn finisse?
nn l'ho mai pensato fosse possibile
perche la vita che sento mia è me da sola
con i miei animali
il mio orto
i miei amici
con lo spirito della vacanza
perche è la vita è serenita
è la liberta di scegliere
è festa
perche l'amore è vita

io sto dannatamente bene sola
oggi tutto storto
io per prima
avulsa dalla realta intorno a me
mi va stretta questa vita di costrizioni
di obblighi
di persone che ti dicono in maniera dolce quello che devi fare
che fanno finta di chiederti cosa vuoi
ma che vogliono decidere per te
di persone accecate dal loro ego,
io per prima,
laddove la divinita è racchiusa, ed a volte rinchiusa, in noi
e fino ad essere stanca di me
di questo fare
che toglie forze ed energie al divenire
che è frutto di voci
vicine e lontane


giovedì, agosto 06, 2009

Appendici(te)



si è aperta la schermata di gestione del blog
eehh si gestisco un solo blog
e di fianco c'era scritto
"crea nuovo blog"
e cosi ci ho pensato
e nella fugace eternita di un attimo
mille pensieri mi sono balenati nella mente
un nome : Appendi-cite meglio elaborato in Appendici(te)
poi mi son detta un appendice è un pur sempre parte di me
e banalita è il mio contenitore
è il luogo dove io posso essere io
e nn ho bisogno di appendici
ma di integrazione
tutto deve poter coesistere nella misura in cui è espressione, piu o meno consapevole, di me stessa...
certo meglio se consapevole
penso di aver scritto una roba contorta
cmq tante appendici per me equivalgono alla disgregazione del se
mi sento viva
nn entusiasta
ma viva

e qualcosa mi manca